Care lettrici e lettori fedeli, il conteggio di Net-parade,ogni mese, parte da zero. E' mia intenzione posizionare il mio BLOG nel punto più alto possibile delle classifiche. Per farlo ho bisogno del vostro aiuto. Cliccate sul banner qui sopra. Non occorrono dati personali, basta cliccare su "sì, confermo il voto"...SI PUO' FARE OGNI ORA! GRAZIE!

lunedì 16 dicembre 2013

16/12/2013 Lunedì mattino... PENSIERI SERI... Dimensioni...e altre dimensioni

Buon giorno...


Ieri, domenica, vi ho fatto "lavorare" con questa immagine...


Questa mattina tocca a me...

27 marzo 2012, Monaco di Baviera, 17:51...sono in pausa... 
Un'ora, poco più, lontano dal lavoro... 
Approfitto per fare due passi... 
Quando sono in giro cerco sempre qualche souvenir... 
Individuo un grande centro commerciale proprio nel centro...  Entro... 
Vago al suo interno senza una meta... 
Quando sono in giro non ho mai idee precise su cosa portare a casa...giro e cerco... Cercando, spesso, trovo anche me stesso... E quando mi trovo non è mai nel presente, né in una proiezione futura...ma sempre in un passato più o meno remoto...


Cammino...cammino... Una Musica in filodiffusione sottolinea i miei passi...anzi no...sono i miei passi che ricamano un ritmo che si sposa bene con quello dettato dai brani che si susseguono...
Ad un certo punto sono attratto da due bambini in atteggiamenti completamente differenti... Il primo piange senza interrompersi mai...l'altro ride di gusto... Provengono da un negozio... Mi avvicino per cercare di indovinare cosa o chi avesse creato emozioni diametralmente opposte nei piccoli... Mi imbatto in due orsi di peluche giganteschi... Il primo mi sovrasta di un metro...sembra un grizzly...anche se ha il muso amichevole... L'altro, più o meno alto come me, non appare meno minaccioso e simpatico allo stesso tempo... Posso ben immaginare che il primo bimbo si sia messo a piangere per lo spavento... O piangeva perché voleva restare ancora con loro e i genitori lo stavano portando via? Il secondo bambino sembra avvalorare la mia seconda ipotesi...
D'un tratto mi sento proiettato in un vortice di ricordi...mi ritrovo all'età di dieci anni circa...forse meno... 


Mi ritrovo a Natale, un Natale della mia infanzia...dolce e sofferta... Quell'anno mio padre decise di regalare a mia sorella un orso bianco di peluche...mastodontico... Certo non come quelli appena descritti... A me sembrava immenso...bello...morbido... Non avevo mai visto nulla di simile... Ero felice per mia sorella e anche per me...perché, in fondo, beneficiavo indirettamente anch'io di quell'ammasso di tenerezza...


L'orso bianco è stato per un bel po' protagonista assoluto della camera di mia sorella... Poi, piano piano, è stato retrocesso al ruolo di soprammobile... Infine, qualche anno dopo, è finito nel dimenticatoio...nella mansarda... Finire in mansarda, per i nostri giochi, significava terminare la loro esistenza attiva nella vita di noi bambini della famiglia Pesce... Una sorta di "Toy Story" tutta acquese...
Molti anni dopo, quando ormai avevo raggiunto l'età della ragione disillusa, entrato in mansarda, animato dall'intento di recuperare cose che non trovavo, mi sono imbattuto proprio nell'orso bianco... Sapete qual è stata la sensazione, oltre a quella - legittima - della nostalgia? Quella di un certo smarrimento... Il mastodontico orso bianco non era poi così grande... Era, anzi, decisamente piccolo... 
Eppure avevo ben presente quella sensazione di enormità che infondeva l'aspetto dell'animale, bello come se fosse vivo...


A voi è mai capitato? 
Io ho imparato, col tempo, che le cose che da piccoli sembrano immense, da grandi si ridimensionano... E questo vale anche per i luoghi... Avevo dei ricordi della casa di mia nonna totalmente opposti a quelli che ho ritrovato da grande... 



L'aia, per esempio, quand'ero piccolo mi sembrava piazza San Pietro tanto era grande... Anni dopo, ritrovandomici di nuovo (mia nonna è morta vent'anni fa), non l'ho riconosciuta... Era piccola, angusta... Forse le piante di lillà che l'incorniciavano avevano rubato qualche spazio alla parte calpestabile... No...non bastavano per ridurne la dimensione...
Lo stesso discorso valeva per la camera da letto, al piano di sopra della casa... 


Quando ci dormivo, in quelle estati meravigliose fatte di notti piene di grilli e di stelle, mi pareva di nuotare in un mare di lenzuola... Ricordo che facevo una certa fatica a salirci sopra... Rivedendolo, da grande, mi pareva anonimo, piccolo, corto e privo di quella magia che mi aveva stregato a quei tempi...
Fermatevi...pensateci...sono certo che sia capitato anche a voi...


Mi è toccato andare sino a Monaco di Baviera per tornare sui miei passi di bimbo intento a crescere... Forse proprio quel crescere ci rende grandi...ma non tanto fisicamente... E' più un fatto mentale... Così quegli spazi, che la nostra mente vedeva enormi - forse perché non li capiva e dominava appieno -, con l'età della ragione si sono ristretti....così come si sono ristretti i margini della nostra fantasia...


Chissà come vedrò le cose che vedo oggi quando sarò arrivato al termine della mia vita...e della mia crescita... Saranno ancora più piccole?
... E se tornassero a essere grandi?

Buona giornata...

Nessun commento:

Posta un commento