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lunedì 7 aprile 2014

07/04/2014 Lunedì mattino... PENSIERI SERI... Neve... Lieve e greve...

Buon giorno...




Magnitogorsk... Report del giorno precedente...come sempre...in questo "Russia Tour 2014"...

Domenica mattina... 
Suona la sveglia alle 03:21, ora italiana... Qui, in Russia, in questa parte di Russia molto periferica, sono le 07:21... Maledetto vizio di predisporre la sveglia sui numeri dispari... Questa abitudine non me la sono tolta in questi giorni... Mi è passato tutto da quando sono qui: il mal di stomaco, i problemi di respirazione...non le manie ossessive...
Comunque... La sveglia è suonata presto... 
Alle 09:30 (non sono riuscito, o non ho avuto il coraggio, di dire agli organizzatori di mandarmi a prendere alle 09:31) un'auto viene a prendermi... Alle 10:00 devo trovarmi alla Kamerton School per la riunione preliminare del concorso...
Nella hall dell'hotel c'è Olga, una ragazza molto carina che è incaricata di portarmi a destinazione...
Usciamo... Eccola... La neve...




очень хороший...cioè: Ochen' khoroshiy...che significa: "molto bella!"...
Questa città, con la neve, è più carina...



O sarà perché mi sono abituato a lei? 



E' un po' come la storia della lingua... Il russo, all'inizio mi sembrava aggressivo...ostile...sia detto che letto... Ora trovo che il suo suono sia decisamente musicale... sapete...non è difficilissimo impararlo... Ve lo dice uno che con le lingue è negato! Eppure ogni giorno imparo quattro cinque frasi e una decina di parole...
Kostantin, il mio interprete, persona gentile, colta e intelligente, è molto disponibile... Io gli chiedo un sacco di cose...in definitiva faccio un po' di lezione di russo...


So che non ci crederete ma ci sono dei momenti, quelli delle presentazioni ufficiali della speaker del concorso, e anche certe conversazioni, nei quali capisco benissimo...
Certo...è ovvio, signora....capita soprattutto in quei momenti che mi aspetto che l'interlocutrice, o l'interlocutore, dica frasi abbastanza scontate... E, comunque, passare giorni interi in compagnia di persone che parlano russo o, al massimo, inglese ti sveglia... L'inglese, per esempio, lo capisco perfettamente e lo riesco a parlare abbastanza decentemente!


Tuttavia vi garantisco che questa lingua, il russo intendo, è molto più "amica" di prima...
Anche la città, come ho scritto poco più sopra, è più carina...
Faccio un po' di domande a Olga... le parlo in inglese... Non mi permetterei di parlarle in Russo...ovviamente... Lei mi risponde in un pragmatico inglese...poi, dopo poche parole, continua in russo... Ah ah ah ah ah...forse non se ne accorge... Ma neppure io...perché quelle frasi le capisco...
Mi dice che ad aprile nevica quasi tutte le settimane...che la loro estate è corta...che non ha paura a guidare con la neve...  Certo...bella scoperta... In inverno sono più i giorni in cui nevica che quelli in cui c'è il sole!


Insomma...questa Magnitogorsk che tanto mi spaventava prima ora mi sta entrando dentro... Perché? Ve lo dirò nei prossimi giorni... Oggi si parla di neve... Una neve che, come mi dice Konstantin, spesso cade anche a maggio ed è un problema per gli abitanti della zona... Tutti hanno il proprio orticello nel quale si preparano la riserva di verdure... Tutti temono che l'ondata di neve e gelo distrugga i fiori sugli alberi da frutto... Come noi...penso...solo tre mesi dopo...
Questione di latitudine...
In una pausa del concorso esco dall'edificio... nevica ancora... Come si dice dalle nostre parti...."fortunatamente non rende"... Vado verso il pianoforte di ferro... Un bel monumento a quello che qui è la Musica... "Si copra", mi dicono i russi... Ah ah ah ah ah...peseranno: "quel musicista italiano, senza cappotto, si prende un accidente!" Loro non sanno che io il cappotto non lo indosso mai...neppure a gennaio...


Mi faccio nevicare addosso la città... 
Sarà inquinata questa neve comunque bianca? Non è una novità che il cielo di Magnitogorsk sia un po', diciamo, problematico... Ve ne parlerò... Non ora... ora voglio suonare questo pianoforte di ferro...


...e poi gli altri strumenti...che impreziosiscono l'ingresso della magnifica "Kamerton School"...






La neve scende...spero anche un po' di "russitudine"...su di me... Sarà difficile volare via da questi posti martedì...


Sarà difficile tornare alla normalità...anche artistica...in un paese che ti da' per scontato... Da...da... 
Come, signora?... No...guardi che non stavo coniugando e ripetendo il verbo "dare" all'infinito... Mi stava di nuovo scappando il russo di bocca... Intendevo dire: да да...sì...sì... Dicevo, signora, sarà difficile tornare in un paese che ti da' per scontato...che non ti valorizza molto... Ma forse sono tutte storie nella mia testa... Io devo imparare a valorizzarmi da solo... Devo ringraziare i miei amici russi perché mi hanno aiutato a raggiungere questa consapevolezza...
La neve mi desta... I miei capelli sono zeppi di neve... Rientro...


Appena entrato una mamma con ragazzino mi chiede se posso posare per una fotografia. Mi aspettavano... Avevano visto quel musicista pazzo italiano zampettare sotto alla neve... 
Io, ovviamente, accetto e mi scuso per i miei capelli fradici: 
"Я прошу прощения за мой влажные волосы"... 
Madre e figlio ridono e scattano la fotografia...devo aver detto qualche cavolata!

Buona giornata...

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