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sabato 6 settembre 2014

06/09/2014 Sabato pomeriggio... L'ascolto del sabato... Concluso il "Bistagno in Jazz"...e che finale!

Buon pomeriggio...


Oggi sarebbe il momento dell'ascolto del sabato... Però questo sabato pomeriggio è a ridosso dell'ultima serata della rassegna "Bistagno in Musica"...non posso proprio non parlarne...
Vedrò di far comunque rientrare anche l'aspetto dell'ascolto in questa mia breve recensione...

Il successo di un concerto si nota da molte cose...
1) dal numero di spettatori
2) dalla permanenza della maggior parte degli stessi sino alla fine (nonostante il clima frescolino)
3) dall'entusiasmo degli intervenuti e dei musicisti
4) dal livello dell'esecuzione

Gli ingredienti, come per un buon piatto, devono esserci tutti... altrimenti qualcosa nel "menu" non funziona...
Bene...ieri sera, al concerto conclusivo di "Bistagno in Musica" c'era tutto quello che serviva...


Mattia Niniano, direttore artistico della rassegna, giovanissimo pianista, chitarrista e compositore (nonché mio allievo), era alla sua prima esperienza in un concerto Jazz in quartetto... Sia chiaro...Mattia, pur giovanissimo, ha un curriculum di tutto rispetto...ma non in quell'ambito...
I jazzisti lo sanno...il resto del mondo non lo so... Cerco allora di spiegarlo in due parole. Nel Jazz c'è poco di scritto e molto di estemporaneo... Ci sono i temi, sì, ma questi vengono eseguiti in base alla sensibilità del solista... La presenza contemporanea di chitarra e pianoforte nel setting complica la situazione perché i due esecutori devono cercare di non "pestarsi i piedi"...anzi...le mani...con armonie e fraseggi... 


Il discorso vale anche per contrabbassista e pianista... Quest'ultimo deve evitare categoricamente l'uso dei Walking Bass (ossia linee di basso fatte con la mano sinistra)... C'è già il musicista preposto a questo...il contrabbassista...appunto...
Poi ci sono i soli... Ogni esecutore, contrabbassista compreso, ha il diritto-dovere di farne più d'uno... Occorre guardarsi..capire con un semplice colpo d'occhio chi parte, chi aspetta... Poi ci sono i Break di batteria... A volte si stabiliscono...altre volte si decidono in tempo reale, con il pubblico davanti... 
Sempre in presenza di "testimoni" (più che oculari auricolari), si stabilisce al momento se questi Break debbano essere 4 - 4...o 4 - 8...intendendo con i numeri le battute musicali interessate dagli interventi dei vari solisti...


E' già difficile scriverlo...immaginatevi suonare tutto ciò... Ricordatevi che i jazzisti si trovano poco prima del concerto...molto spesso non si conoscono... Suonare Jazz è una questione di interplay, di empatia, di affiatamento a  prima vista...di esperienza...
Posso dire, senza timore di essere smentito da chicchessia, che ieri Mattia Niniano ha dimostrato di sapersi muovere più che bene in questo terreno difficile del Jazz... Ha dimostrato sicurezza, tranquillità e coraggio, doti necessarie agli "Indiana Jones" del Jazz...
Mattia Niniano la Musica l'ha dentro... Si sente soprattutto in certi momenti felicissimi dell'esecuzione dei temi... Certi suoni, quel tocco non s'impara a lezione...neppure in conservatorio... Quelle cose o le hai o non le hai... Mattia le possiede...
Avrò modo di parlare lungamente (anche oggi pomeriggio) con Mattia... Sono il suo piano coach (che brutto...non era meglio scrivere insegnante?)... In quell'occasione gli farò presente anche alcune cose su cui dovremo lavorare... Sappiate, però che sono decisamente orgoglioso di Mattia... L'ho già scritto e lo confermo ora in questa pagina... Mattia è nato per fare Musica...è un prescelto...


Molti del pubblico avranno avvertito quello che ora sto scrivendo ascoltando certe note di "Satin Doll"...la magica introduzione di "Over the Rainbow"...la versione funky di "All Blues"....le struggenti melodie di "Beautiful Love" e di "Stella by Star Light"... 
Da non sottovalutare anche certi gesti virtuosistici in "Autumn Leaves" (eseguito in trio, senza batteria), "Take the a Train" e "St. Thomas"...
Chiedo scusa se mi sono soffermato molto su Mattia trascurando un po' il resto del gruppo. Silvio Barisone (chitarra), Alberto Malnati (contrabbasso), Massimo Grecchi (batteria) non hanno bisogno delle mie parole...


Silvio Barisone, l'altro musicista del territorio, è esperto chitarrista. La sua formazione classica e jazzistica converge in uno stile tutto suo, particolare, caratterizzato da fraseggi puliti, eleganti...e da inserimenti di tecnica classica nelle "intro" o nei "bridge"... Notevole la sua versione di "Straight no chaser" in trio (senza Mattia)...


Alberto Malnati si è rivelato ottima "colonna" della formazione, sempre presente, puntuale e con una ben evidente felicità di essere lì, in quel momento, a fare Jazz... Felicità che è stata trasferita nel suo strumento con il quale ha prodotto, con un ottimo suono, soli di grande qualità...


Massimo Grecchi non ha bisogno di commenti... Ho suonato alcune volte con lui... Di Massimo ho sempre apprezzato la precisione, l'estrosa e raffinata tecnica di accompagnamento...i break e i soli sempre di una precisione metronomica...non sempre   così scontati negli "artefici" del ritmo...

E l'ascolto del sabato?
Beh...guardate...colgo l'occasione per pubblicare in questa pagina (non su YouTube...sarà Mattia a decidere se e quando pubblicare qualcosa del concerto) l'omaggio che il quartetto mi ha reso ieri sera... Alla fine del concerto i quattro "moschettieri" del Jazz hanno eseguito in chiave Jazz la mia "Sweet, Good Night"... Una versione che mi ha prima stupito e poi commosso... Una versione lontana anni luce dal "mood" dell'originale...eppure così coerente con le note che ho scritto in quel lontano 1994...



Non me l'aspettavo proprio...infatti ho iniziato la registrazione in ritardo (mancando parte dell'introduzione "letterale" di Mattia") e l'ho conclusa prima del dovuto... Il mio iPhone aveva la memoria piena... Averlo saputo prima... Non importa... Ne inserisco un breve frammento qui... Mattia, se vorrà, potrà pubblicarla tutta sul suo canale YouTube (ieri, grazie ai potenti mezzi di ripresa del bistagnese, e amico, Carlo Martinotti, è stata effettuata l'intera registrazione del concerto)...
ATTENZIONE: per ascoltare la Musica del video qui sotto dovete prima mettere in pausa il lettore della Musica nel BLOG... Si trova a destra di questo POST...sotto all'immagine del micino...



Ecco la versione originale...per gli opportuni confronti...


Una freschissima e vivace "C James Blues" ha chiuso il concerto... Un bel concerto che ci ha fatto dimenticare di essere con entrambi i piedi in un precoce e freddo autunno... Siamo andati a casa tutti scaldati da quella bella Musica...




Grazie Mattia, grazie Silvio, Massimo e Alberto... 

A questa sera...

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