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mercoledì 10 settembre 2014

10/09/2014 Mercoledì mattino... PENSIERI SERI... La fortuna di vivere i sogni...

Buon giorno...



Ieri ho postato una fotografia "rubata" dalla rete...
Uhm...forse è meglio dire che è stata presa in prestito dalla rete... Internet è un mondo immenso... In quell'immensità io mi rispecchio e trovo spunti... La fotografia pubblicata ieri "assonava" con quel mondo assolutamente irreale e fantastico che sono i sogni...



Devo correggermi di nuovo...perché i sogni non sono irreali e neppure (solo) fantastici... Il sogno, essendo una proiezione di noi stessi, ci raccontano il vero... Quel "vero" va per forza interpretato... Spesso non è facile...
Così, questa mattina, sono qui a raccontarvi un sogno fatto da me poche notti fa... Non so perché l'ho fatto... Non so interpretare tutti i sogni che faccio... A dire la verità spesso non li so neppure ricordare...
Questo sogno, disperato, è stato fatto proprio in una di quelle notti in cui la Luna, guarda caso, stava assumendo i tratti di una pienezza luminescente...



Il sogno, ecco la coincidenza, riguardava mia madre...



Ho sognato che era morta... La camera ardente era in un locale adiacente al campanile del duomo della mia città... Avevo deciso di suonare nel momento di chiusura della bara e poi, ancora, nel corso della funzione religiosa...
Mi sono distratto...non chiedetemi perché... Come fa un uomo, ancorché nei sogni, distrarsi il giorno del funerale di sua madre?
Quando mi sono reso conto del momento sono corso nella camera ardente e ho notato con drammatico raccapriccio che mia madre era già stata chiusa per sempre nella bara... Mi sono disperato perché non l'ho vista per l'ultima volta...e, ancora di più, perché non avevo suonato in quel momento in cui calava per sempre il "sipario" della vita sul corpo ormai inerte di mia madre...



Tutti hanno cercato di consolarmi: "coraggio, puoi ancora suonare durante il funerale!"... Il tempo era pochissimo... i signori delle pompe funebri stavano sollevando il feretro... Io dovevo prendere il pianoforte elettrico, con cavi, cavalletto e tutto il resto...correre a piedi in duomo...montare il tutto prima che il corteo funebre arrivasse a destinazione...una destinazione fatta di pochi passi...
Mi avrebbe aiutato un mio allievo... Il tempo, però, era davvero pochissimo...
L'ansia, come spesso avviene nei sogni-incubo, mi ha fatto svegliare... In quel momento, aprendo gli occhi, ho constatato che mia madre era morta da più di quattro anni... 



Quel giorno avevo suonato le canzoni che avevo scritto per lei da quando si era ammalata... Un sospiro di sollievo mi ha attraversato... Ho pensato "meno male che è morta tempo fa e non ora"... Poi sono tornato sui passi del mio pensiero... Non è stata una felice considerazione... se fosse morta nei giorni del sogno avrei vissuto con lei altri quattro anni... Ma quel non essere all'altezza mi aveva davvero provato...in quel sogno... Penso ancora a quelle immagini oniriche...e chiedo ogni sera il perché alla Luna che, nel frattempo, è diventata più piena che mai...



Buona giornata... 

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